Lavori in spazi confinati
Tutto quello che c'è da sapere

LPS Sabbiature

Gli spazi confinati rappresentano ambienti di lavoro particolarmente rischiosi, dove la combinazione di accessi difficoltosi e la presenza di molteplici fattori di pericolo può portare a gravi incidenti. Per questo motivo, è fondamentale comprendere cosa si intende per spazi confinati, quali sono le normative vigenti, i principali rischi associati e le misure di sicurezza da adottare.

Definizione di spazio confinato


La legislazione italiana non fornisce una definizione univoca di "spazio confinato". Nemmeno il DPR 177/2011, che regola la qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi operanti in ambienti sospetti di inquinamento o confinati, offre una caratterizzazione precisa di tali ambienti. In assenza di una definizione normativa, è possibile riferirsi a standard internazionali, come l'OSHA 1910.146 o il documento NIOSH 80-106, che identificano gli spazi confinati come ambienti con aperture limitate per l'ingresso e l'uscita, ventilazione naturale sfavorevole e non destinati a una presenza continua di lavoratori.

Lavorare in spazi confinati: cosa significa
Operare in spazi confinati implica affrontare ambienti con accessi ristretti, ventilazione insufficiente e potenziali atmosfere pericolose. Questi ambienti possono includere serbatoi, silos, condutture, cisterne, fosse e simili. La natura di questi spazi richiede una pianificazione accurata, l'adozione di misure di sicurezza specifiche e una formazione adeguata per prevenire incidenti.

Normativa di riferimento: DPR 177/2011
Il Decreto del Presidente della Repubblica n. 177 del 14 settembre 2011 disciplina la qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi che operano in ambienti sospetti di inquinamento o confinati. Questo regolamento stabilisce i requisiti necessari per garantire la sicurezza durante le attività in tali ambienti.

Requisiti per imprese e lavoratori autonomi
Il DPR 177/2011 prevede che le attività in spazi confinati possano essere svolte solo da imprese o lavoratori autonomi qualificati, che devono possedere i seguenti requisiti:
Valutazione dei rischi e sorveglianza sanitaria: applicazione integrale delle disposizioni vigenti in materia di valutazione dei rischi, sorveglianza sanitaria e misure di gestione delle emergenze.

Esperienza del personale: presenza di personale con esperienza almeno triennale in lavori in ambienti sospetti di inquinamento o confinati, pari ad almeno il 30% della forza lavoro.
Formazione e addestramento: Effettuazione di attività di informazione e formazione specifica per tutto il personale, inclusi i datori di lavoro, mirata alla conoscenza dei fattori di rischio propri di tali attività, con verifica di apprendimento e aggiornamento.

Dispositivi di protezione e attrezzature: Possesso di dispositivi di protezione individuale, strumentazione e attrezzature idonee alla prevenzione dei rischi, con addestramento al loro uso corretto

Procedure di sicurezza: Adozione di procedure di lavoro specifiche per eliminare o ridurre al minimo i rischi, comprensive delle fasi di soccorso e coordinamento con i servizi di emergenza.

Divieto di subappalto
Il regolamento vieta il ricorso a subappalti per le attività in spazi confinati, salvo autorizzazione espressa del datore di lavoro committente e previa certificazione dei contratti.

Formazione dei lavoratori
La formazione è un elemento chiave per garantire la sicurezza nelle attività in spazi confinati. Secondo il DPR 177/2011, tutti i lavoratori, inclusi i datori di lavoro coinvolti in tali attività, devono ricevere una formazione specifica sui rischi associati e sulle misure di prevenzione. Questa formazione deve essere oggetto di verifica di apprendimento e aggiornamento periodico.

Inoltre, è previsto l'addestramento all'uso corretto dei dispositivi di protezione individuale e delle attrezzature di lavoro, nonché l'applicazione di procedure di sicurezza coerenti con le disposizioni normative.

Aggiornamento della formazione
Sebbene il DPR 177/2011 non specifichi la frequenza dell'aggiornamento formativo, è buona prassi che i lavoratori addetti alle attività in spazi confinati partecipino periodicamente a corsi di aggiornamento. Questi corsi permettono di rivedere l'identificazione degli spazi confinati, le procedure di lavoro e di emergenza, e tutti gli aspetti utili ad affrontare le attività in questi ambienti.

Rappresentante del datore di lavoro
Il DPR 177/2011 prevede che il datore di lavoro committente individui un proprio rappresentante con adeguate competenze in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Questo rappresentante deve vigilare sulle attività svolte dai lavoratori impiegati dall'impresa appaltatrice o dai lavoratori autonomi, coordinando le attività e limitando i rischi da interferenze.

Principali rischi negli spazi confinati
I lavoratori che operano in spazi confinati possono essere esposti a diversi rischi, tra cui:
• Asfissia: mancanza di ossigeno.
• Avvelenamento: inalazione o contatto con sostanze tossiche.
• Incendio ed esplosione: presenza di atmosfere infiammabili.
• Seppellimento/Annegamento: rischi legati alla presenza di materiali instabili o liquidi.


Lavorare in spazi confinati richiede una combinazione di competenze tecniche, conoscenza della normativa, formazione continua e un’attenta valutazione dei rischi. La complessità di questi ambienti impone standard di sicurezza molto elevati, in cui ogni procedura deve essere pianificata e condivisa per garantire la protezione di tutti i lavoratori coinvolti.

Affidarsi a professionisti qualificati è fondamentale per affrontare questo tipo di interventi in modo sicuro, efficiente e conforme alla legge. In questo contesto, noi di LPS Sabbiature rappresentiamo un punto di riferimento per le attività in spazi confinati, grazie alla nostra esperienza consolidata e all’impiego di attrezzature certificate, personale formato e procedure operative collaudate.

Vuoi Informazioni?
Invia adesso la tua richiesta.
info@lpsfano.it