Verniciatura epossidica
Che cos’è e quali tipi esistono

LPS Sabbiature

Cerchiamo di scoprire insieme i tipi di verniciatura epossidica, il suo campo di utilizzo, le varie metodologie, i suoi vantaggi e gli svantaggi. La vernice è un materiale fluido che steso sopra una superficie forma, dopo la sua essiccazione, una pellicola resistente, protettiva ed elastica.
Questa miscela di prodotti chimici stesi sopra l’oggetto oltre che a proteggerlo lo migliorano esteticamente donandogli colore, brillantezza.


Che cos’è la verniciatura epossidica


La vernice utilizzata in questa tecnica utilizza vernici di tipo epossidico, cioè utilizzano resine epossidiche.
Parlando di chimica, il radicale epossidico è bivalente formato da un atomo di ossigeno legato a ponte con due atomi di carbonio vicini che formano un anello triatomico.
La caratteristica comune di queste vernici nella loro vasta tipologia è appunto, l’utilizzo di resine epossidiche come legante.

La composizione della vernice


Può essere sotto forma liquida o in polvere ma comunque è composta da un legante, da un solvente, dal pigmento, dalle cariche e dagli additivi. Vediamo le proprietà dei singoli componenti.

Legante
Il legante come già detto è la resina epossidica, è termoindurente, il polimero è caratterizzato alle estremità delle catene di radicali epossidici che reagiscono tra loro formando delle strutture a reticolo, per questo è usata come legante. Le resine epossidiche sono vetrose a temperatura ambiente e vengono quindi miscelate con diluenti per abbassarne la viscosità. Queste resine si presentano sotto forma di molecole costituite da una catena lineare alla cui estremità trovano posto i gruppi epossidici, con i quali reagiscono gli agenti leganti durante la polimerizzazione, cioè la reazione chimica che porta alla formazione della catena polimera, ovvero di una molecola costituita da molte parti uguali che si ripetono in sequenza . La resina polimerizzando ingloba gli altri composti e riveste l’oggetto verniciato.

Il solvente
Mantiene liquidi i singoli componenti della miscela, evaporando consente alla vernice di essiccare in modo da formare un reticolo che si attacca al materiale verniciato.

Pigmento
Determina la colorazione essendo in grado di cambiare il colore della luce, assorbendo selettivamente delle lunghezze d’onda.

Cariche
Sono costituite da prodotti che permettono di migliorare le caratteristiche estetiche e di ridurre la quantità necessaria di pigmento presente nello strato di vernice.

Additivi
Forniscono alla vernice particolari caratteristiche relative alle varie esigenze ed usi della vernice stessa.

Come si differenzia la verniciatura epossidica.


-Tipologia di verniciatura epossidica rispetto all’equivalente epossidico
Le resine epossidiche che si ottengono dalla polimerizzazione possono avere un diverso peso molecolare, variando il grado di polimerizzazione, (il parametro di riferimento è l’equivalente epossidico
avremo quindi diversi tipi di verniciatura.

-Verniciatura epossidica con vernice liquida.
Si utilizza una resina con un numero epossidico inferiore a 300 (basso peso molecolare), quindi sono liquide e viscose, prive di solvente, si utilizzano pennelli o rulli.
-
Verniciatura epossidica con vernice solida
Essendo composte con resine che hanno un numero epossidico maggiore di 300 elevato peso molecolare, quindi sono solide, si utilizzano tecniche di verniciatura a polvere.)



Le Tipologie di verniciatura epossidica:


Verniciatura epossidica con resina che polimerizza a temperatura ambiente.
Si usa un catalizzatore (sostanza che accelera il processo di polimerizzazione). Sono vernici bicomponenti, i due componenti si miscelano al momento dell’utilizzo. Il tempo per il loro uso va da qualche ora a 1 giorno. Le resine utilizzate in questa tipologia di vernici epossidiche sono:
-Resine con equivalente epossidico tra 200 e 400, per la loro polimerizzazione si usano le ammine.
-Resine con equivalente epossidico prossimo a 700. Si usano per avviare la polimerizzazione prodotti come l’olio di ricino.
-Resine con peso equivalente epossidico superiore a 50000. Sono già polimerizzate, quindi non si usano catalizzatori, sono disciolte in un solvente liquido. La vernice si trasferisce formando un film spesso ma flessibile con la successiva evaporazione del solvente.


Verniciatura epossidica con resina che polimerizza a temperature elevate.
In questa verniciatura si utilizzano prodotti che polimerizzano per l’effetto dell’alta temperatura (oltre i 120°C). Ponendo come nel caso dei carrozzieri la scocca dell’automobile verniciata nel forno apposito. Sono vernici con leganti costituiti da resine solide in polvere a equivalente epossidico superiore 900. Trattandosi di prodotti solidi vengono polverizzati e trasferiti al substrato da verniciare con le tecniche della verniciatura a polvere.

Quali sono le caratteristiche della verniciatura epossidica.


I Pregi
Forte adesione, impedendo fenditure esfoliazioni del film di vernice.
-Resistenza all’acqua, anche a quella salmastra
-Resistenza alla corrosione
-Elevata resistenza alle aggressioni chimiche
-Caratteristiche meccaniche elevate per la durezza ed elasticità unite alla durata.
Risultati estetici ottimi con superfici compatte, levigate, lucide o satinate, con gamma di colori brillanti e vivaci.


I Difetti
La sua scarsa resistenza all’azione dei raggi ultravioletti è il suo limite, i raggi UV con l’ossigeno nell’aria rendono opaca e più fragile questa verniciatura. Quindi si cerca di non usarla all’esterno.

Dove si usa
Si utilizza per ricoprire massetti di calcestruzzo creando una pavimentazione colorata, levigata e senza fughe, esteticamente gradevole ed economica.
Si applica velocemente con l’utilizzo di un rullo, di solito con due mani. Il fondo da verniciare deve essere ben asciutto livellato, ben pulito e privo di macchie di oli o detergenti.




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