Trattamenti anticorrosione
Per impianti in ambienti industriali acidi

LPS Sabbiature

Trattamenti anticorrosione per impianti in ambienti industriali acidi: strategie e materiali
La corrosione è uno dei nemici più pericolosi degli impianti industriali, soprattutto quando operano in ambienti acidi come quelli chimici, petrolchimici, farmaceutici o di trattamento acque. In queste condizioni, materiali e rivestimenti tradizionali non sono sufficienti a garantire durata, sicurezza e continuità operativa.

Per questo motivo, i trattamenti anticorrosione devono essere progettati su misura, utilizzando materiali specializzati e strategie di protezione multilivello. In questo articolo analizziamo le migliori soluzioni per contrastare la corrosione in contesti acidi, con un focus su verniciature tecniche, cicli protettivi e normative da rispettare.

Perché gli ambienti industriali acidi accelerano la corrosione


Agenti aggressivi e condizioni operative critiche
In molti processi industriali, l’atmosfera è carica di:
• Gas acidi (come cloro, acido solfidrico, anidride solforosa)
• Spruzzi e vapori chimici corrosivi
• Condensa o umidità acida
• Temperature elevate e variazioni termiche

Questi fattori danneggiano i metalli anche in tempi molto brevi, soprattutto se non adeguatamente protetti.

Strategie anticorrosione per impianti industriali



Approccio multilivello alla protezione
Per garantire una difesa efficace, è necessario combinare:
1. Scelta del materiale base (acciaio inox, leghe resistenti)
2. Preparazione della superficie (sabbiatura, decapaggio)
3. Applicazione di cicli di verniciatura o rivestimenti chimici
4. Manutenzione programmata e monitoraggio

Progettazione secondo norma ISO 12944-6
Questa norma è fondamentale per la protezione dalla corrosione. Per ambienti acidi si consiglia una classe C5 o CX, che prevede cicli ad alta durabilità e resistenza chimica.

Materiali e rivestimenti anticorrosione più efficaci



Primer epossidici ad alto spessore
I primer epossidici sono la base più usata per ambienti industriali aggressivi. Offrono:
• Eccellente adesione su acciaio sabbiato
• Resistenza a sostanze chimiche acide
• Spessore fino a 250–300 μm in singolo strato

Spesso abbinati a finiture poliuretaniche o fluoropolimeriche.

Rivestimenti in vetroresina (GRP) epossidica
Per serbatoi, vasche o canalizzazioni, il rivestimento interno con mat di vetro + resina è una soluzione estremamente duratura. Crea una barriera fisica e chimica tra il fluido aggressivo e il substrato metallico.

Zincatura + verniciatura (sistema duplex)
Un’alternativa efficace è la zincatura a caldo, seguita da un ciclo di verniciatura anticorrosiva. Lo zinco offre protezione catodica, mentre la vernice aumenta la resistenza chimica e migliora l’estetica.

Cicli di verniciatura per ambienti acidi: esempi pratici


Esempio 1: Impianto di produzione acido solforico
• Sabbiatura SA 2.5 su acciaio
• Primer epossidico anticorrosivo ad alto spessore
• Finitura poliuretanica antiacida
• Spessore totale ≥ 400 μm
• Durata prevista: 15+ anni in classe C5
Esempio 2: Serbatoi di stoccaggio cloridrico
• Primer a base di zinco (inorganico)
• Strato intermedio in epossi-vinilico
• Finitura fluorurata
• Alternativa: rivestimento interno GRP epossidico

Sabbiatura e preparazione: il primo passo essenziale


Importanza del profilo di ancoraggio
Una superficie non adeguatamente preparata compromette l’adesione del rivestimento, anche con i migliori materiali. Per ambienti acidi, si raccomanda:
• Sabbiatura SA 2.5 o SA 3
• Profilo di rugosità Rz 50–75 μm
• Pulizia totale da oli, ruggine, contaminanti

Controllo ambientale
La verniciatura deve essere eseguita in ambienti controllati:
• Umidità relativa < 80%
• Temperatura > 5°C sopra punto di rugiada
• Assenza di agenti contaminanti durante l’applicazione

Manutenzione predittiva e durabilità


Ispezioni periodiche e misure preventive
Il ciclo protettivo non è eterno: va monitorato costantemente, soprattutto nei punti critici come:
• Giunti saldati
• Zone soggette a condensa
• Angoli e interstizi
Si utilizzano strumenti come:
• Spessimetri (DFT)
• Analisi visive secondo ISO 4628
• Sistemi IoT per controllo remoto

Ritocchi e riverniciature mirate
Un piano di manutenzione predittiva permette di intervenire prima che la corrosione danneggi strutturalmente il materiale, evitando costosi rifacimenti totali.

Normative e conformità nei trattamenti anticorrosivi


In ambienti regolati, come farmaceutico, alimentare o oil & gas, è essenziale scegliere prodotti conformi a:
• ISO 12944 (classi C4, C5, CX)
• NORSOK M-501 (per impianti offshore)
• FDA / EU 10/2011 (per impianti con contatto alimentare)
• ATEX per zone esplosive
Ogni trattamento deve essere tracciabile, certificato e documentato.

Conclusione
La corrosione in ambienti industriali acidi rappresenta una sfida complessa che richiede competenze tecniche, materiali specializzati e strategie integrate. La scelta del trattamento anticorrosione corretto consente alle aziende di:
• Evitare fermate impianto improvvise
• Prolungare la vita utile di strutture e apparecchiature
• Risparmiare sui costi di manutenzione straordinaria
• Garantire sicurezza e continuità operativa

Investire in verniciature tecniche e cicli certificati è oggi una scelta strategica per ogni impresa che opera in contesti difficili e vuole garantire performance e affidabilità nel tempo.

Vuoi Informazioni?
Invia adesso la tua richiesta.
info@lpsfano.it