Valutazione del rischio chimico negli abrasivi
Schede dati e protezioni da implementare

LPS Sabbiature

Lavorare con abrasivi non è mai “solo polvere”. Dietro ogni sacco ci possono essere rischi chimici, biologici e fisici: silice respirabile, tracce di metalli pesanti o solventi, oltre a rischi meccanici e acustici. Per questo la valutazione del rischio sugli abrasivi deve essere rigorosa, pratica e documentata: leggere le schede dati (SDS), tradurre le informazioni in misure tecniche e organizzative, e mettere in campo programmi di formazione e sorveglianza.

Perché è necessario valutare il rischio sugli abrasivi


Gli abrasivi variano moltissimo: sabbia naturale, corindone, garnet, ossidi metallici, abrasivi riciclati o di derivazione minerale. Ogni tipologia ha un profilo differente di pericolo:
• la silice cristallina può essere presente in varie forme e rappresenta un rischio respiratorio serio se viene inalata in forma respirabile;
• alcuni abrasivi possono contenere metalli o contaminanti che richiedono analisi mirate;
• persino abrasivi “inerti” producono polveri che compromettono la sicurezza meccanica e la qualità del processo.
Per questo motivo la prima azione pratica è sempre: ottenere la SDS aggiornata per ogni prodotto/lotto e usarla come base per la valutazione.

Come leggere una SDS: le sezioni più importanti da controllare


Le SDS standard contengono 16 sezioni. Queste sono le parti da leggere con attenzione prima di approvare un abrasivo per l’uso:
• Identificazione e uso raccomandato: chi fornisce il prodotto e come è pensato per essere impiegato.
• Hazard identification: pittogrammi, frasi di pericolo e avvertenze.
• Composizione / ingredienti: qui trovi indicazioni su quarzo, metalli o altre sostanze da analizzare.
• Misure di protezione e parametri di esposizione: suggerimenti su controlli tecnici e DPI raccomandati.
• Smaltimento: indicazioni su come gestire gli scarti.
Se una SDS è incompleta o assente, il prodotto non deve essere utilizzato fino ad avere informazioni chiare.

Valutazione pratica del rischio: una checklist operativa


Per trasformare le informazioni della SDS in decisioni operative, segui questa checklist:
1. Verifica composizione: cercare presenza di silice, metalli pesanti o solventi.
2. Valuta processo e probabilità di generazione polvere: blasting aperto vs cabina chiusa, granulometria, pressione di lavoro.
3. Definisci se servono misure ingegneristiche: cabine chiuse, LEV (local exhaust ventilation), sistemi di recupero e filtri adeguati.
4. Stabilisci il monitoraggio: campionamenti dell’aria e controlli periodici per le sostanze critiche.
5. Pianifica protezioni personali e programmi di respiratori: fit-test, manutenzione e registrazione.
6. Prevedi sorveglianza sanitaria quando l’esposizione lo giustifica.
7. Documenta e aggiorna: registro SDS, schede rischio e piani di formazione.

Misure tecniche ed organizzative consigliate


Segui la gerarchia di controllo: eliminazione/substituzione → controlli tecnici → misure organizzative → DPI.

Sostituzione / scelta abrasivi
Se la SDS evidenzia rischi significativi (es. silice libera o metalli), cerca alternative a basso rischio o chiedi al fornitore analisi lotto e certificazioni. Preferire abrasivi “a basso contenuto di silice” o certificati può essere la soluzione più efficace.

Controlli d’ingegneria
• Cabine chiuse con recupero abrasivo: limitano rilascio di polveri nell’ambiente.
• Sistemi di aspirazione locale (LEV) progettati e mantenuti correttamente.
• Filtri adeguati (HEPA) per le frazioni respirabili.
• Considerare water suppression (wet blasting) solo dopo aver valutato impatti su riciclo e processi successivi.
• Automazione/robot per ridurre esposizione diretta quando possibile.

Misure organizzative
• Limitare il tempo di esposizione e ruotare gli operatori se necessario.
• Vietare pulizie con aria compressa; preferire aspiratori con filtri HEPA o metodi bagnati per la rimozione dei residui.
• Controlli in ingresso dei lotti abrasivi: campionamento e verifica delle caratteristiche critiche.

DPI e programmi di protezione respiratoria
Quando i controlli tecnici non portano esposizioni sotto soglia, usare DPI adeguati:
• Respiratori a fornitura d’aria o sistemi specifici per sabbiatura se le concentrazioni potenziali sono elevate; il programma deve includere medicale, fit test e registrazione.
• Caschi da sabbiatura con alimentazione d’aria per operazioni in cabine o in campo aperto.
• Protezione occhi/viso, guanti resistenti e tute per proteggere pelle e occhi da abrasione.
• Protezione acustica in funzione dei livelli di rumore misurati.
Ricorda: la sola consegna dei DPI non è sufficiente — serve formazione, controllo e manutenzione.

Monitoraggio e sorveglianza sanitaria
Un piano di valutazione del rischio non è completo senza misure concrete di controllo:
• Campionamenti dell’aria personale e ambientale per verificare la frazione respirabile e confrontarla con i limiti applicabili.
• Sorveglianza sanitaria mirata per chi è esposto a sostanze critiche (es. controlli respiratori periodici).
• Manutenzione programmata dei sistemi di aspirazione e change-out regolare dei filtri, con registrazione delle attività.
Il monitoraggio consente di verificare l’efficacia delle misure e decidere interventi correttivi.

Gestione degli scarti e delle emergenze
• Seguire le indicazioni della SDS su raccolta e smaltimento; evitare dispersione ambientale di polveri.
• In caso di fuoriuscite, usare aspirazione HEPA o procedure bagnate per la bonifica; documentare e analizzare ogni incidente.
• Aggiornare la valutazione del rischio dopo ogni evento significativo.

Formazione e coinvolgimento dei fornitori
• Formare gli operatori su lettura SDS, uso corretto dei DPI, procedure di lavoro e comportamento in emergenza.
• Richiedere ai fornitori SDS aggiornate per ogni lotto e clausole contrattuali su composizione e tracciabilità.
• Tenere un registro digitale delle SDS e delle valutazioni rischio accessibile al personale.

Raccomandazioni operative immediate
1. Richiedi la SDS per ogni abrasivo in ingresso e controlla la composizione del lotto.
2. Mappa le attività che generano polveri e valuta la probabilità di esposizione.
3. Se sospetti presenza di sostanze critiche, pianifica misurazioni dell’aria.
4. Investi in controlli ingegneristici (cabine, LEV, filtri) prima di affidarti esclusivamente ai DPI.
5. Documenta tutto: dalla SDS al piano di formazione e ai registri di manutenzione.

FAQ
Devo sempre analizzare chimicamente ogni lotto di abrasivo?
Non sempre. Se la SDS è chiara e il fornitore affidabile, la SDS può essere sufficiente. Se la SDS segnala possibili contaminazioni o se l’uso è critico (es. applicazioni medicali o alimentari), è prudente richiedere analisi di lotto.

Gli aspiratori HEPA eliminano completamente il rischio della silice?
I sistemi ben progettati riducono moltissimo l’esposizione, ma l’unico modo per verificarne l’efficacia è il monitoraggio dell’aria. Se i campionamenti mostrano livelli superiori ai limiti applicabili, servono misure aggiuntive o la sostituzione dell’abrasivo.

Che respiratore usare per la sabbiatura?
Per scenari ad alto rischio sono necessari sistemi a fornitura d’aria o caschi specifici da sabbiatura; il programma deve includere visita medica, fit test e manutenzione del dispositivo.

Cosa fare se la SDS non è disponibile?
Non utilizzare quel materiale. Richiedi la SDS aggiornata al fornitore e sospendi l’uso fino a quando non avrai informazioni complete.




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