Percorso di certificazione interna
Creare una academy aziendale

LPS Sabbiature

Mettiamo le cose in chiaro: un’Academy aziendale non è solo “qualche slide e un test”. È un sistema strutturato che trasforma competenze diffuse in competenze misurabili, ripetibili e tracciabili — e che protegge qualità, sicurezza e continuità operativa. Qui ti do la road-map concreta, i moduli consigliati, i metodi di valutazione e tutto quello che serve per partire (o per mettere a regime ciò che già esiste).

Perché conviene avere un percorso di certificazione interno


• Riduce gli errori operativi e le rilavorazioni.
• Stabilizza la qualità del processo anche con turnover del personale.
• Dimostra competenza nei confronti di clienti e auditor (ISO 9001: competenze documentate).
• Permette di trasformare formazione in leva strategica (retention, carriera interna, continuità).
In sintetico: una Academy è un’assicurazione operativa e un investimento sul capitale umano.

Step 0 - prima di partire: definire obiettivi e governance
Prima di scrivere contenuti, mettetevi d’accordo su:
1. Scopo: cosa certifico e perché (es. riduzione scarti, conformità normativa, sicurezza).
2. Audience: operatori cabina, addetti al controllo qualità, manutentori, team R&D.
3. Livelli di certificazione: base / operativo / senior / trainer.
4. Owner del progetto: HR + produzione + qualità + HSE (team cross-funzionale).
5. Budget e KPI: costi per partecipante, tempo di training, tasso di passaggio, riduzione errori.
Questa fase evita il classico “partiamo e poi vediamo”: con governance chiara risparmi tempo e fatica.

Struttura del percorso: curriculum modulare (esempio pratico)
Un buon percorso è modulare: mix di teoria, pratica e verifica. Ecco un esempio valido per operatori di finitura/sabbiatura:
Modulo 1: Fondamenta (e-learning)
• Sicurezza sul lavoro (D.Lgs. 81/08) e DPI.
• Concetti base di materiali e abrasivi.
• Nozioni di qualità (che cos’è la rugosità, Ra).
Formato: micro-lesson online + quiz.

Modulo 2: Procedure operative standard (SOP)
• Setup macchina, parametri di processo, checklist pre/post turno.
• Pulizia e gestione consumabili.
Formato: lezione in aula + dimostrazione pratica.

Modulo 3: Esercitazione pratica guidata (lab)
• 8–16 ore in cabina con trainer: esercizi su casi reali, troubleshooting.
• Checklist di valutazione pratica.

Modulo 4: Controllo qualità e documentazione
• Letture strumenti (profilometro, Bresle test), reportistica, tracciabilità.
Formato: classroom + esercitazioni in laboratorio qualità.

Modulo 5: Soft skills e problem solving
• Comunicazione operativa, gestione non conformità, lavoro per team.
Formato: workshop interattivo.

Modulo 6: e certificazione
• Test teorico (MCQ), prova pratica (task observation), assessment finale.
• Sessione di feedback e piano di sviluppo personale.

Valutazione: come misurare la competenza (rubrica pratica)
La parte che spesso manca è come valutare in modo oggettivo. Suggerisco una rubrica su tre elementi:
1. Conoscenza teorica (peso 30%)
o Test a scelta multipla (pass ≥ 75%).
2. Performance pratica (peso 50%)
o Osservazione strutturata: checklist con 10–15 item (es. impostazione parametri, gestione materiale, sicurezza). Ogni item valutato 0/1/2; pass se media ≥ 70%.
3. Comportamento e conformità (peso 20%)
o Rispetto procedure, reazione a non-conformità simulate, correttezza nella documentazione.
Esito finale: certificato livello Base/Operativo/Senior con codice, data, scadenza. Tutto registrato nel LMS/HRIS.

Certificazione e badge: come formalizzare il titolo
• Documento cartaceo + PDF firmato digitalmente: nome operatore, ID certificato, livello, data rilascio, scadenza, firma responsabile formazione.
• Badge digitale (Open Badges): utile per tracciabilità e condivisione interna/external. I metadata del badge contengono: evidenze (report), punteggi, competenze verificate.
• Registro centrale: inserire certificazione in HRIS e collegarla a badge/ID accesso.

Ricertificazione e career path


La certificazione deve avere validità limitata (es. 12–24 mesi) e prevedere:
• Recertificazione rapida: test MCQ + prova pratica ridotta.
• Retraining mirato: se performance sotto soglia, corso di aggiornamento (4–8 ore).
• Career ladder: prevedere step per passare da Operatore → Senior → Trainer interno (con esami specifici e sessioni di assessment).
Questo crea motivazione e reti di competenza interne (train the trainer).

Strumenti digitali da adottare
• LMS (Learning Management System) per e-learning, tracciamento, quiz e report.
• LRS/HRIS per tracciare certificazioni e integrazione con paghe/turni.
• App per assessment on-the-job: tablet con checklist digitali, foto, firma.
• Video library e micro-learning per refresh rapidi.
Automatizzare i record riduce errori ed è utilissimo in audit ISO/GMP.

KPI e risultati attesi (come misurarli)
Imposta dashboard con almeno questi indicatori:
• % operatori certificati vs totale (target 90%).
• Tempo medio per certificazione (target < 30 giorni per nuovo assunto).
• Riduzione rilavorazioni dopo certificazione (target -20% in 6 mesi).
• Turnover operatori certificati vs non certificati.
• Cost per certified operator (training + tempo produttivo perso).
Questi KPI dimostrano l’impatto economico della Academy.

Costi e timeline indicativa (stima pratica)
• Progetto pilota (5–10 operatori): 6–10k€ (Sviluppo contenuti, LMS, trainer esterno) → 2–3 mesi.
• Roll-out completo (50 operatori): 20–50k€ a seconda di personalizzazione e video.
• Costo per partecipante a regime: 150–600€ (a seconda di ore pratiche e attrezzature).
Queste cifre sono indicative: molto dipende dalla complessità dei processi e dal livello di pratica richiesto.

Errori comuni da evitare
• Non misurare nulla: formazione senza valutazione è inutile.
• Fare solo teoria: la pratica è imprescindibile in reparti tecnici.
• Non coinvolgere la produzione: l’Academy deve rispondere a bisogni reali, non a dogmi HR.
• Ignorare la documentazione: senza traccia non superi audit.

Esempio rapido di timeline di progetto (pilota → roll-out)
1. Mese 0: definizione obiettivi e governance.
2. Mese 1: sviluppo contenuti e setup LMS.
3. Mese 2: formazione trainer + test pilota su 5 operatori.
4. Mese 3–4: raccolta feedback, revisione contenuti.
5. Mese 5–8: roll-out completo e monitoraggio KPI.

FAQ
Quanto dura la validità di una certificazione interna?
Di solito 12–24 mesi: la scadenza dipende da velocità di cambiamenti tecnologici e rischi di processo.
È meglio sviluppare tutto in-house o appoggiarsi a un fornitore?
Dipende dalla competenza interna. Per partire rapidamente, spesso conviene un mix: contenuti esterni per i moduli base + sviluppo interno dei casi pratici.
Come scelgo i trainer interni?
Scegli operatori senior con competenza tecnica, capacità comunicative e voglia di insegnare. Addestra almeno 2 trainer per reparto per garantire continuità.
L’Academy può integrare la formazione obbligatoria di legge?
Sì: i moduli HSE obbligatori possono essere inclusi e tracciati come parte del percorso di certificazione.





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