Come si forma la ruggine
Conosciamo il meccanismo di formazione

LPS Sabbiature

Tutti coloro che per motivi di lavoro o anche per hobby hanno a che fare con dei materiali ferrosi conoscono l’insidia della ruggine. Correre ai ripari quando cominciano le prime avvisaglie di attacco della ruggine è il solo modo per cercare di fermarla in tempo.

Un vecchio cancello, una vecchia inferriata, devono essere monitorati costantemente, intervenendo con prodotti specifici e lavoro certosino di pulizia e scartavetratura facendo attenzione agli interstizi e agli angoli del manufatto.

Come si forma la ruggine


La ruggine compare nei punti più nascosti o più esposti alle intemperie. Vediamo come si forma la ruggine, con il suo colore bruno-rossiccio si presenta come una patina sui materiali ferrosi, e si sviluppa mediante un processo elettrochimico. L’ossigeno, l’aria, l’acqua sono gli elementi che fanno scattare i processi elettrochimici che corrodono molti metalli. La ruggine si sviluppa rapidamente, particolarmente nel ferro non passivato.
La passivazione è un processo chimico che rende il metallo resistente agli agenti corrosivi, formando sulla superficie un film sottile a protezione.


I metalli come alluminio, titanio, zinco, cromo reagendo a contatto con l’ossigeno formano spontaneamente una pellicola di ossidi che impediscono la corrosione.

Il ferro invece si ossida e genera ruggine che lo espone sempre di più alla corrosione. Nell’acciaio inossidabile siamo in presenza di una lega con la presenza di Cromo; l’ossido di Cromo ricopre di uno strato sottile il manufatto, tale film trasparente ed aderente alla superficie impedisce l’aggressione dagli agenti esterni per molto tempo.

Dove si può verificare la corrosione?


La corrosione si può sviluppare in corrispondenza di saldature dove possono essere presenti punti disomogenei. Le scaglie di ruggine sono come delle spugne che assorbono l’acqua e il ristagno della stessa accelerando la formazione. L’acqua essendo un ottimo conduttore di elettricità genera un processo di trasferimento di elettroni sulla superficie del metallo, producendo una corrente, l’intensità della corrente e la rapidità di arrugginimento dipendono della conducibilità dell’acqua. Più l’acqua è ricca di sali (ambiente marino) più la velocità di arrugginimento aumenta.

Quando compare la prima ruggine, se l’ambiente è favorevole, continua a crescere e a svilupparsi e non distaccandosi dalla superficie, porta alla corrosione totale. Per impedire il processo di ossidazione, si interviene in fase di produzione come detto in precedenza con l’acciaio inossidabile, oppure con modalità diverse come la zincatura del manufatto.

Nella zincatura si fa depositare sulla superficie del manufatto uno strato di zinco, immergendolo in un bagno oppure per deposizione elettrochimica. Lo zinco a contatto con l’ossigeno crea uno strato di ossido che protegge il manufatto perché è molto più forte e compatto dell’ossido di ferro della ruggine. Le proprietà di auto-passivazione dello zinco vengono sfruttate al meglio. L’unico modo per prevenire la ruggine su un manufatto non trattato è quello di applicare uno strato di vernice protettiva contenente sostanze come il fosfato di zinco.

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